No al dimensionamento scolastico, alla Rocca dei Rettori incontro con Mortaruolo e Fortini

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Comunicato Stampa – Ufficio Stampa Provincia di Benevento

Intervenendo in Sala Consiliare alla Rocca dei Rettori per l’incontro con l’assessore della Regione Campania all’istruzione Lucia Fortini, promosso dal Consigliere regionale Erasmo Mortaruolo, sul tema del dimensionamento scolastico dall’anno scolastico 2024/2025, il Presidente della Provincia di Benevento, Nino Lombardi, ha sottolineato la sua forte contrarietà per il provvedimento contenuto nella Legge di Bilancio per il 2023. Ricordato che già a partire da ottobre 2022, con propria delibera e quindi con il Consiglio Provinciale all’unanimità, erano state avviate iniziative istituzionali contro i progetti di Autonomia differenziata delle Regioni e contro il Dimensionamento scolastico, Lombardi ha rinnovato in Sala Consiliare le contestazioni della Provincia di Benevento.

L’Autonomia è un progetto che risulta nefasto per le aree meridionali perché blocca i trasferimenti di risorse finanziarie statali anche perché non sono stati individuarti i Livelli Essenziali delle Prestazioni per i servizi pubblici (su tutti sanità e scuola) nonostante la pronuncia della Corte Costituzionale in tal senso. In questa logica, che finisce inevitabilmente con il  privilegiare le Regioni del Nord, si colloca, ha detto Lombardi, anche il provvedimento per il Dimensionamento scolastico. Portare a 900 il numero minimo degli alunni iscritti in ogni Istituzione italiana, a prescindere dall’area territoriale di riferimento, significa, a giudizio di Lombardi, non tenere conto delle profonde diversità socio-economiche in cui si dibatte il nostro Paese, della particolare orografia della dorsale appenninica e della storia stessa dei piccoli centri. Lo spopolamento e la desertificazioni sono realtà che caratterizzano in maniera drammatica i centri minori di tutta Italia ed in particolare del Sud da almeno due decenni a questa parte, ha aggiunto Lombardi: rispetto a tale realtà non possono essere assunti provvedimenti come quelli che si prospettano per la Scuola pubblica. Spariranno posti di lavoro e i servizi stessi, ha chiosato Lombardi.









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