Paupisi, le riflessioni del parroco don Raffaele Pettenuzzo

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Riceviamo e pubblichiamo – Antonio Iesce

Sofferto Natale 2020

Nel buio del silenzio in quei giorni, quando già il Covid-19 mi aveva crudelmente intaccato… ero rimasto immobile nel silenzio di un’attesa… per trovare un’uscita da quell’insondabile tunnel che mi sembrava sempre più lontana, in cui più volte avevo chiesto: “Signore dove sei?”. Natale triste quest’anno?… e tacito come in tanti Natali… così come per tutti quelli che ancora non conoscono la parola speranza… per chi ancora conosce solo la parte nuda e cruda del soffrire. Sofferenza fredda, dura, disperata, che sa di morte, per chi ancora non ha incontrato l’Amore… “Signore dove sei?”.

Nel pianto non voglio rimanere… come chi conosce unicamente i chiodi del dolore perché da tanto tempo l’anima è stata dimenticata… Se io mi rodevo nell’attesa, l’anima invece mi pareva preziosa… Attesa… tormento… revisione della mia anima. “Signore dove sei?”.

Tacito, insensibile quasi al dolore, inerme… era il mio corpo. Ma l’anima poco a poco si faceva comunque sentire e mi si svelava… rivelando al mio povero cuore tutta la sua preziosità. L’anima, mio Dio, che in quei momenti forse, lei sola, era rimasta con Te. Tu che ti eri nascosto, ma che avevi indugiato nella parte più intima del mio cuore… Ti cercavo senza saperlo, mio Dio, miseramente con tutte le mie forze, là dove la mente voleva trovarTi… Ti cercavo senza riconoscerlo, mio Dio, sconsolatamente con tutto me stesso, là dove il cuore poteva sentirTi… Nel silenzio buio di quei giorni… ero totalmente sommerso di me stesso. Ma d’improvviso, ecco, un luce… dopo tanto patire… il tacito colloquio d’Amore con Te. Scambio di baci… attesa non più vana… presenza viva… “Signore sei con me!”.

don Raffaele









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