Comunicato Stampa – Teresa Morone, direttivo dell’associazione politica Sud per l’Italia
Associazione politica S.U.D. per l’Italia: Teresa Morone e i membri del direttivo chiedono un cambio di passo contro la violenza sulle donne
S.U.D. per l’Italia nasce da un progetto di giovani del Sud con l’idea di apportare il proprio contributo per dare una svolta all’Italia su temi politici, culturali e morali. La politica attuale ci ha condotto ad uno scenario di politica urlata, antipolitica improduttiva e allo stallo del Paese. Siamo convinti che il benessere di ogni cittadino si può raggiungere solo con la mediazione di uno Stato, capace di rispettare il contratto sociale, perseguire gli interessi collettivi e garantire lo spirito della Nazione. Siamo contrari allo svilimento del ruolo pubblico, alla svolta populista dei partiti in auge, all’antipolitica.
La politica è partecipazione, condivisione, impegno per definire gli interessi collettivi primari, contemperando le esigenze di tutti. Ci proponiamo di cambiare il metodo di fare politica, il modo di essere partito. Attuare una politica manageriale, capace di individuare con celerità i problemi e in grado di fornire soluzioni equilibrate in breve tempo. Chiarezza, efficacia e credibilità sono i punti di differenziazione del gruppo. In virtù dei nostri valori e del metodo nuovo che vogliamo proporre, vogliamo portare alla ribalta e alla vera attenzione di tutti, gli ultimi avvenimenti di cronaca.
Ennesimo femminicidio. Ennesima donna uccisa dalle mani di chi prometteva di amarle e proteggerle. Ornella Pinto è la tredicesima donna ammazzata in Italia dall’inizio del 2021. Un brutale omicidio avvenuto con ben dodici coltellate ad opera dell’uomo che diceva di amarla per la vita, ma che poi questa vita l’ha portata via senza nessun diritto.
In questo periodo di grave crisi economica e sociale a pagare il prezzo più alto, non sono solo le vittime del Covid ma anche le donne. Nel 2020, anno di questa terribile pandemia, in Italia è stata uccisa una donna ogni tre giorni; mentre le richieste di aiuto ai numeri dedicati sono più che raddoppiate. Quel che è ancor più grave, e che nel 2021 il numero tende ad essere
costante se non addirittura aumentare. Dato di fatto che in Italia esistono 0,05 centri d’ascolto ogni 10.000 abitanti, con le ormai costanti rarefazioni al Sud Italia e nelle isole. S.U.D. Per l’Italia vuole far accende i riflettori su questa gravissima piaga sociale. Nel nostro manifesto dei valori, condanniamo con fermezza ogni tipo di violenza, con particolare ribrezzo verso la violenza sui bambini e sulle donne.
In Italia c’è bisogno di un cambio di passo nella difesa dei più deboli. In molte parti d’Italia vige ancora il malsano pensiero che l’uomo è artefice del destino della donna. Una mentalità troglodita anche perché le pene sono pressoché non idonee. Bisogna subito introdurre delle pene certe e definite per i reati di violenza domestica su donne e i più deboli, facendo in modo inoltre che, tali reati non potranno mai godere di sconti di pena. Instituire dalle classi elementari materie di educazione civica e integrazione tra i sessi. Centri di supporto psicologici gratuiti presso i comuni e/o strutture dedicate sia per i carnefici che per le vittime. Garantire alle donne che hanno il coraggio di denunciare, un intervento risolutivo già alla prima segnalazione.
Ogni comune dovrà avere una casa-famiglia per donne o minori vittime di violenza. Instituire e creare un tavolo di lavoro con un programma, che coinvolga anche istituzioni, associazioni di settore e amministrazioni locali, per gestire, sostenere (anche sul piano economico) e accompagnare chi è vittima di violenza. Combattere i pregiudizi inconsapevoli con massime campagne di sensibilizzazione.
“È una situazione insostenibile – dichiarano Teresa Morone, Luigi Scaramuzzini e tutto lo staff di S.U.D. per l’Italia – in questo momento di forte crisi sociale e sanitaria sono sempre le donne a pagare il prezzo più alto. Auspichiamo un cambio di passo politico per questi temi sociali e l’istituzione di pene esemplari per coloro che si macchiano di questi crimini”.