Sant’Agata Viva: “Ampliamento Sant’Alfonso, maggioranza assente”

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Comunicato Stampa – Ufficio Stampa Comitato Politico “Sant’ Agata Viva”

“Abbiamo avanzato negli scorsi giorni, una formale “proposta-appello” al presidente De Luca, al Comune di Sant’ Agata de Goti, nella Persona del Sindaco, e per il Suo tramite alla Assemblea della Conferenza dei sindaci della Provincia di Benevento, ed al Presidente del consiglio comunale e per il Suo tramite alla Conferenza dei capigruppo con all’oggetto: La piena valorizzazione della struttura del Sant’Alfonso Maria de’ Liguori della AORN “San PIO” di Benevento in relazione anche alla emergenza sanitaria da COVID-19″. Così in una nota Comitato Politico “Sant’ Agata Viva”.

“Apprendiamo oggi dalla stampa – spiega -, che il prossimo 30 ottobre si sta calendarizzando un consiglio comunale nel cui ipotizzato odg non compare la problematica del Sant’ Alfonso Maria De’ Liguori legata anche alla emergenza Covid 19. Apprendiamo, inoltre, di qualche altro intervento stampa ( di parlamentari e sindaci) che solleva la questione e, che per qualcuno di essi, sembra quasi essere “fotocopia” del nostro appello proposta (e questo ci fa piacere), ma constatiamo, veramente neanche con troppo stupore, il silenzio totale dei vertici della rappresentanza istituzionale del Governo cittadino. Fatto grave, anche perché il documento proposta-appello da noi licenziato ed inviato, analizza ed individua soluzione sul tema del potenziamento pieno ed utilizzo del PO Sant Alfonso Maria De Liguori, facente parte con il Rummo di Benevento, della AORN San Pio di Benevento.

Chiediamo pubblicamente una chiara e netta posizione sia del Sindaco che della Intera Amministrazione Civica – sottolineano – circa la condizione attuale del Sant’Alfonso, preoccupati come siamo ancor più per la missiva a firma del Sindaco , pubblicata sul sito istituzionale della Rete Civica Sant’Agata de’ Goti: esternazioni pubbliche rese proprio da Sindaco, con elementi e dettagli forniti nella stessa circa un suo ulteriore depotenziamento di risorse umane e conseguenti compromissioni dei servizi sanitari a garantirsi. Ci chiediamo: perché non definire subito, con urgenza che merita, una chiara e netta presa di posizione, da riportare nei livelli decisionali preposti , per rendere non più rinviabile una azione concreta e fronteggiare anche una emergenze epidemeoligica che rischia di mettere in ginocchio la Sanità ospedaliera pubblica per carenza di strutture e posti letti. Un deliberato di consiglio comunale anche in continuità a quello dello scorso anno (febbraio 2020) , che recepisce e, se ritenuto in pieno condivisibile, integrato anche con il nostro contributo già avanzato e fornito. Il tutto rappresenterebbe un atto forte, necessario oggi più che mai, per una risposta che auspichiamo possa essere per tutta la Comunità, di rispetto e considerazione, anche verso un intero territorio che da tempo aspetta una risposta.

La pandemia e le misure di contenimento stanno colpendo tutti – conclude- , senza eccezioni. In un contesto del genere siamo convinti che la politica deve dare, in tema di Sanità risposte efficace, rompendo il tempo delle attese e sposare prima di tutto i bisogni reali della gente”.









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