Il Tar Campania ha sospeso l’atto della Regione Campania del 14 aprile 2020 che autorizzava la Società New Vision a dare avvio alle attività del biodigestore di Sassinoro (BN) ed ha fissato per la trattazione di merito della questione la data del 3 novembre prossimo.
Lo comunica il Presidente della Provincia di Benevento Antonio Di Maria, il quale sottolinea come il Tar, per la terza volta in meno di un mese, giudicando fondate le tesi della Provincia, si sia espresso sempre contro l’impianto di compostaggio dell’Alto Tammaro che insiste a ridosso dell’omonimo fiume.
La sentenza della Magistratura amministrativa in data di ieri 13 maggio, ma resa pubblica oggi 14, accoglie le ripetute e documentate opposizioni ed osservazioni critiche proposte dalla Provincia e da altri Soggetti pubblici e Associazioni di cittadini dell’area interessata. In questo senso la pronuncia del Tar è assolutamente chiara. Al di là dei tecnicisimi e dei cavilli legali sollevati dalla Società New Vision, il nocciolo vero della questione è quello più volte evidenziato proprio dalla Provincia e cioè che l’area insediativa dell’impianto sorge a meno di 300 metri dal fiume Tammaro come certificato da una perizia indipendente, ordinata dallo stesso Tribunale e redatta dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale.
Secondo la Provincia, proprio per tale ragione, il biodigestore aerobico nell’area PIP di Sassinoro interferirebbe gravemente con il vicinissimo lago artificiale creato dalla diga di Campolattaro sul Tammaro e, dunque vanificherebbe anche le iniziative e i programmi che la stessa Regione Campania persegue per dare acqua potabile alla popolazione attingendola dagli 85 milioni di metri cubi raccolti nell’invaso.
Il Presidente della Provincia ha assicurato che continuerà a seguire personalmente l’evolversi di questa battaglia e non mancherà di impegnare gli Uffici preposti dell’Ente perché innanzitutto prevalga il buon senso oltre che il diritto formale.
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Ufficio Stampa Provincia di Benevento