Almanacco dell’11 maggio

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Avete fatto caso che alcune persone non vengono mai infastidite dalle zanzare? Noi oggi vi spieghiamo il perché!

Fa sempre più caldo e ci prepariamo a ricevere la fastidiosissima visita delle zanzare, tormento delle notti estive per alcuni, mentre non infastidiscono minimamente altri. Da cosa dipende questa selettività? Lo racconta il dott. Santo Raffaele Mercuri, Primario di Dermatologia dell’IRCCS Ospedale San Raffaele.
Si stima che una persona su cinque attiri le zanzare più degli altri, e di conseguenza si ritrovi più spesso a fare i conti con le loro punture e il prurito che ne consegue. Sebbene la credenza popolare affermi che le zanzare pungano soltanto le persone con il sangue dolce, alcuni studi scientifici hanno dimostrato che non esiste un unico fattore a determinare chi siano le prede più appetibili per loro, ma si tratti infatti di una combinazione di fattori, che includono caratteristiche fisiche e abitudini, a rendere alcuni soggetti più predisposti rispetto ad altri a essere morsi da questi insetti. Ovviamente parliamo di zanzare “femmine”, perché solo queste si nutrono del cosiddetto “pasto di sangue”, mentre le zanzare “maschi” si nutrono di sostanze zuccherine come il nettare dei fiori, la linfa, la polpa della frutta oppure, una volta superato lo stato larvale, non si nutrono più.
Uno dei fattori discriminanti è senz’altro il gruppo sanguigno di appartenenza. Le zanzare si nutrono generalmente del polline e della linfa delle piante, tuttavia le femmine di diverse specie, successivamente all’accoppiamento, vanno alla ricerca di sangue per avere proteine ed energie sufficienti per la deposizione delle uova fertili. La femmina assume in genere una quantità di sangue circa uguale al suo peso, ovvero 2-3 milligrammi. Questi insetti considerano il tipo 0 più “gustoso” di qualsiasi altro gruppo sanguigno. Dobbiamo anche tenere in considerazione il fatto che la traccia per eccellenza seguita dalle zanzare è senz’altro l’anidride carbonica che il nostro organismo produce, attraverso la respirazione e la traspirazione. Grazie ad alcuni recettori nelle loro mascelle, questi insetti riescono ad identificare la presenza di anidride carbonica emessa da qualcuno che si trova fino a 50 metri di distanza. 
Oltre all’anidride carbonica, le zanzare percepiscono l’odore dell’acido lattico che si forma nei muscoli dopo un’intensa attività fisica, dell’acido urico, dell’ammoniaca e di altre sostanze che espelliamo attraverso il sudore. È proprio quest’ultimo a essere un altro fattore predisponente alle punture di zanzara. Ne consegue che le persone che tendono a sudare maggiormente hanno proporzionalmente una maggiore probabilità di essere morse. Inoltre, chi pratica attività fisica ha difatti un aumento temporaneo della temperatura corporea e produce un maggior quantitativo di acido lattico
E ancora, l’assunzione di alcool, con particolare riferimento alla birra, tende a modificare gli odori che i soggetti emanano, aumentando in maniera significativa la probabilità di divenire attraenti prede per questi fastidiosi insetti. Altro fattore determinante, la temperatura corporea: donne in dolce attesa l’hanno più elevata e le zanzare, di conseguenza, le attaccano con una frequenza due volte superiore rispetto a donne che non aspettano figli.
Altri  motivi discriminanti sono la presenza di batteri sulla nostra pelle e il quantitativo di colesterolo e steroidi. Infine, gli indumenti che indossiamo possono aumentare o diminuire il rischio di essere morsi. In uno studio che ha confrontato varie tonalità, i ricercatori hanno segnalato risultati molto interessanti che hanno rivelato come le zanzare sono attratte dai colori scuri. Prediligono nell’ordine: nero, rosso, grigio e blu; richiamano invece meno la loro attenzione il kaki, il verde e giallo.

SANTO DEL GIORNO – Oggi la Chiesa ricorda i Sant’Ignazio da Laconi. Confessore dell’Ordine dei Minori Cappuccini, glorioso per umiltà, carità e miracoli, fu adornato degli onori dei santi da Papa Pio XII.
Nell’iconografia, Sant’Ignazio da Laconi viene quasi sempre rappresentato in venerazione davanti la Vergine Maria con il bastone dei cappuccini e con un teschio sulla sua scrivania, simbolo di molti santi che sottolinea la loro saggezza e la costante consapevolezza della propria mortalità. Indossa sempre il saio da frate cappuccino, spesso raffigurato anche all’aperto con una roccia al posto della scrivania e con un crocifisso. Non esistono grandi opere dedicate al Santo, nonostante la sua grande popolarità le immagini a lui dedicate provengono quasi sempre dai santini.
Ignazio deriva dal cognomen romano Egnatius, probabilmente di origine etrusca e quindi dall’etimologia indecifrabile; in epoca postclassica, esso venne associato popolarmente al vocabolo latino ignis, ossia “fuoco”, mutando quindi in Ignatius, da cui derivano le forme moderne.

ACCADDE OGGI330 – Bisanzio viene ribattezzata Costantinopoli con un’apposita cerimonia; 1395 – Costituzione del Ducato di Milano: Gian Galeazzo Visconti, già vicario imperiale e Dominus Generalis di Milano, ottiene il titolo di duca di Milano da Venceslao di Lussemburgo, re dei Romani; 1857 – Moti indiani del 1857: i ribelli indiani strappano Delhi ai britannici; 1860 – I Mille, con Giuseppe Garibaldi, sbarcano a Marsala; 1904 – Nasce Salvador Dalì: artista poliedrico e tra i più eccentrici del Novecento, con il suo stile onirico sarà il maggior esponente della corrente surrealista; 1912 – Viene pubblicato il “Manifesto” tecnico della letteratura futurista, scritto da Filippo Tommaso Marinetti, il fondatore del movimento del Futurismo; 1916 – Viene pubblicato l’articolo “Die Grundlage der allgemeinen Relativitätstheorie” di Albert Einstein che sancisce l’inizio della relatività generale; 1927 – In California viene fondata l’Academy of Motion Picture Arts and Sciences, che istituisce il Premio Oscar; 1928 – Il primo servizio di televisione analogica viene inaugurato dalla WGY a Schenectady; 1948 – Luigi Einaudi viene eletto secondo presidente della Repubblica Italiana con 518 voti su 872; il giorno dopo presta giuramento; 1949 – L’Unione Sovietica annulla il blocco di Berlino; 1949 – Il Siam cambia il suo nome in Thailandia; 1960 – A Buenos Aires quattro agenti del Mossad rapiscono il gerarca nazista fuggitivo Adolf Eichmann, che usava il falso nome di “Ricardo Klement”; 1984 – Si verifica la seconda delle due scosse principali del terremoto dell’Italia centro-meridionale (la prima era avvenuta quattro giorni prima), con danni e vittime in Abruzzo, Lazio e Molise; 1985 – Disastro di Bradford: strage di calcio avvenuta al Valley Parade di Bradford nel West Yorkshire, in Inghilterra, in cui muoiono 56 persone e ne rimangono ferite 265; 1995 – A New York, più di 170 nazioni decidono di estendere indefinitamente e senza condizioni il Trattato di non proliferazione nucleare; 1998 – Nel Deserto del Rajasthan, l’India conduce i suoi primi test nucleari sotterranei, violando il Trattato di non proliferazione nucleare e infiammando il suo vicino-rivale, il Pakistan, che già possiede armi nucleari; 2016 – In Italia la Camera dei Deputati approva in via definitiva la legge sulle unioni civili (372 favorevoli, 51 contrari e 99 astenuti), che viene promulgata nove giorni dopo dal presidente della Repubblica come legge 20 maggio 2016, n. 76

PROVERBIO – Maggio asciutto e soleggiato, molto grano a buon mercato.

AFORISMA – Non esser troppo sicuro del perdono tanto da aggiungere peccato a peccato. (Siracide)

LETTURA DEL WEEKEND I no che aiutano a crescere di Asha Phillips – Si tratta di un saggio, pubblicato nel 2000, della psicoterapeuta britannica Asha Phillips.
Uno dei maggiori problemi che incontrano i genitori moderni riguarda le regole e le limitazioni da dare ai figli. In alcune occasioni è necessario porre precisi confini al bambino o all’adolescente. Ovviamente non esiste alcuna formula magica da applicare in ogni situazione, ma sicuramente questo saggio, se letto in modo razionale, è un buono spunto per ragionare e approfondire tematiche che quotidianamente mettono in crisi i genitori. Dire di no, infatti, è una parte fondamentale del rapporto genitori-figli. A volte il no è necessario per uno sviluppo armonioso della personalità in quanto i limiti sono parte della vita.

CONSIGLIO – Come far tornare bianchi i canovacci? Il consiglio è lasciare in ammollo gli strofinacci con bicarbonato, sia per i bianchi che per i colorati, in quanto ha un’azione sbiancante e antibatterica. Si consiglia la candeggina per i bianchi non delicati.









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