Benvenuti nel Sannio: lago e oasi di Campolattaro (foto)

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L’oasi faunistica. Foto del WWF di Campolattaro

Se da Benevento vuoi addentrarti nel Sannio che apre le porte al Molise, verso Campobasso, puoi imbatterti in Campolattaro, in posizione elevata sulla riva destra del fiume Tammaro. Oggi facciamo un tuffo nella natura incontaminata, alla scoperta delle tipiche flora e fauna che costituiscono una delle oasi del WWF più belle e interessanti della Campania, sorta sul lago artificiale creato in seguito alla realizzazione dell’invaso e delle opere a esso connesse. La diga venne progettata dalla Cassa del Mezzogiorno nella metà degli anni Settanta. Grazie all’impegno dell’allora governo della Provincia di Benevento, il 29 aprile 2006 fu avviato il collaudo dell’opera con chiusura delle paratoie e, dunque, si diede inizio alla formazione del lago artificiale. Il riempimento dell’invaso avvenne per gradi, secondo dei precisi protocolli tecnici. 

Si tratta di una distesa turchese, placida, tranquilla e bella a vedersi, situata in una piana alluvionale naturale, circondata da boschi, terreni coltivati e tanto verde, con distese collinari ricoperte da coltivazioni di cereali e vigneti. L’area protetta è gestita dal WWF dal 2003; è un bacino artificiale lungo il fiume Tammaro che ha una estensione di circa 2300 ettari. Tutta l’intera superficie è stata riconosciuta ZPS (Zona a Protezione Speciale) e ha un ricco valore, sia dal punto faunistico e della biodiversità, sia per quanto riguarda la flora.

L’elevata biodiversità ha reso possibile la formazione di svariati habitat naturali, come ad esempio i boschetti di specie igrofile quali salici, ontani e pioppi sulle sue rive e formazioni di giunchi e canneti. E sulle colline che lo circondano anche tanti boschi di cerro e roverella con buona presenza di frassino meridionale, orniello, corniolo, sorbo domestico, carpino, sambuco nero. Un sottobosco non indifferente, ricco di biancospino, prugnoli, sanguinella, rovi e tante rose selvatiche. Nel periodo della fioritura spiccano come luccicanti bagliori le ginestre comuni, ma è possibile ammirare anche la fioritura delle orchidee selvatiche, in ben 35 specie differenti. Ma tra le distese gialle delle bellissime ginestre e quelle verdi delle immense distese boschive e prataiole, ci si può imbattere anche in fresche viole e narcisi. E ancora volpi, tassi, lepri, ghiri, puzzole e un gran numero di varietà di uccelli. Con oltre 150 specie censite, l’oasi WWF Lago di Campolattaro ha ricevuto il premio Ebn Italia 2013 come migliore Oasi per il birdwatching,









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