Almanacco del 17 gennaio

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Cos’è e come si manifesta l’herpes zoster, meglio noto come “fuoco di Sant’Antonio”

Comunemente noto come “fuoco di sant’Antonio”, l’Herpes Zoster è un’eruzione cutanea causata dal Varicella-Zoster-Virus (VZV), appartenente alla famiglia degli Herpes virus: come si può intuire dal nome, è lo stesso virus che provoca la varicella in età pediatrica. Questo è capace di rimanere inattivo nel tessuto nervoso (per esempio nei nervi cranici o nel midollo spinale) ed è possibile che si riattivi ad anni di distanza, scatenando l’herpes zoster, comunemente definito “fuoco di sant’Antonio”. Si stima che circa il 90% della popolazione italiana abbia contratto la varicella almeno una volta nella vita, in genere nell’infanzia: tra questi, il 10% decenni più tardi avrà una recidiva con una riattivazione del virus sotto forma di herpes zoster. La principale manifestazione è una dolorosa eruzione cutanea somigliante a una placca allungata, ricoperta di vescicole, che compare in genere su un lato del corpo, più di frequente del torace o dell’addome, ma che può presentarsi ovunque, viso e occhi compresi. Pur non essendo una condizione che mette a rischio la vita del paziente, può essere particolarmente dolorosa e può protrarsi per 2-4 settimane.

SANTO DEL GIORNO – Oggi si venera Sant’Antonio abate. Tutti coloro che hanno a che fare con il fuoco vengono posti sotto la protezione di sant’Antonio abate, in onore del racconto che vedeva il Santo addirittura recarsi all’inferno per contendere al demonio le anime dei peccatori. È invocato contro la peste, lo scorbuto, i morbi contagiosi e l’herpes zoster, meglio conosciuto come “fuoco di Sant’Antonio”. I colpiti da questa affezione si recavano in pellegrinaggio presso Arles, dove stavano le reliquie del Santo. Fu necessario costruire per loro un ospedale, il quale fu retto da religiosi che avevano come insegna la tradizionale gruccia a forma di “T”, attributo del santo. Costoro, per mantenersi, allevavano maiali che vagavano per le strade nutriti dalla carità pubblica. Il grasso di questi maialini, infatti, veniva usato per curare “il fuoco di Sant’Antonio”. Quando le ordinanze ecologiche vietarono la libera circolazione delle bestie, fu fatta un’eccezione per questi suini purché distinguibili da una campanella. Per questo, nell’iconografia tradizionale, il Santo è raffigurato con un maialino; da qui la sua protezione su tutti gli animali domestici. È invocato anche per le attività agricole (pare che negli ultimi anni tenesse un orticello; i diavoli, in forma di fiere, glielo devastavano, ma lui li cacciava in nome di Dio) e per quelle di allevamento. Guantai, tessitori, tosatori, macellai, salumieri, confettieri e archibugieri lo tengono come protettore. Anche i panierai, perché il santo, per combattere l’ozio, intrecciava canestri. E i becchini, per la parte da lui avuta nella pietosa sepoltura dell’eremita Paolo. Per certi detti popolari, chi è colpito da sciagura improvvisa “deve aver rubato il porco di sant’Antonio”; gli intriganti e gli scrocconi vanno “di porta in porta come il porco di sant’Antonio”. Antonio deriva dal nome della gens latina Antonius, di probabile origine etrusca e di significato incerto; un’ipotesi è che volesse dire “inestimabile”, un’altra è “che combatte”, “che affronta”. Nel Rinascimento si è diffusa anche l’ipotesi, poco probabile, che sia ricollegabile alla parola greca anthos, cioè “fiore”. Un ulteriore interpretazione lo lega infine al greco antionos con il significato di “nato prima”. La sua diffusione si deve alla devozione per Sant’Antonio abate e in seguito a Sant’Antonio da Padova. Antonio è molto popolare in Italia sia tra la popolazione adulta che tra i nuovi nati degli ultimi anni. È presente inoltre in altre top 50 dei nomi più usati, ad esempio in Spagna, Romania, Portogallo e Croazia.

ACCADDE OGGI38 a.C. – Ottaviano sposa Livia Drusilla, tre giorni dopo che questa ha dato alla luce il secondo figlio di Tiberio Claudio Nerone, Druso maggiore; 395 – Alla morte di Teodosio I, l’Impero romano viene definitivamente suddiviso in Impero d’Oriente, governato da Arcadio, e Impero d’Occidente, governato da Onorio; 1377 – Papa Gregorio XI riporta il papato a Roma dietro le preghiere di Caterina da Siena; 1562 – La Francia riconosce gli Ugonotti con l’Editto di St. Germain; 1819 – Simón Bolívar proclama la Repubblica di Colombia; 1912 – Robert Falcon Scott raggiunge il Polo sud, un mese dopo Roald Amundsen; 1925 – Benito Mussolini firma le “leggi fascistissime” rendendo così fuori legge tutti i partiti al di fuori del Partito Nazionale Fascista; 1929 – Braccio di Ferro, un personaggio dei fumetti creato da Elzie Crisler Segar, appare per la prima volta con una striscia su un quotidiano; 1942 – Nasce Cassius Clay, icona del pugilato e dello sport; 1945 – I nazisti cominciano a “evacuare” il Campo di concentramento di Auschwitz; 1946 – Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite tiene a Londra la sua prima sessione; 1966 – Incidente di Palomares: un bombardiere B-52 si scontra con un aereo da rifornimento KC-135 sui cieli della Spagna, sganciando tre bombe all’idrogeno da 70-kilotoni nei pressi della cittadina di Palomares e un’altra in mare. Nessuna di queste è esplosa; 1973 – Ferdinand Marcos diventa presidente “a vita” delle Filippine; 1985 – Crollo del Palasport di San Siro a Milano a causa di una forte nevicata; 1988 – Su Canale 5, alle ore 19:05, viene trasmessa la prima puntata di “Casa Vianello”, con un successo tale che l’ultima puntata della sitcom sarà mandata in onda, nel 2007, dopo 16 stagioni e 337 episodi (19 anni dopo); 1996 – La Repubblica Ceca chiede di entrare a far parte dell’Unione europea; 1998 – Paula Jones accusa il presidente degli Stati Uniti d’America Bill Clinton di molestie sessuali; 2002 – Il Monte Nyiragongo, nella Repubblica Democratica del Congo, erutta, causando 400mila sfollati; 2005 – Iraq: sequestro lampo del vescovo Monsignor Basile Georges Casmoussa; 2011 – Steve Jobs lascia il posto come amministratore delegato della Apple a Tim Cook

PROVERBIO – Sant’Antonio dalla barba bianca, se non nevica non si mangia.

AFORISMA – La vita è fatta di rarissimi momenti di grande intensità e di innumerevoli intervalli. La maggior parte degli uomini però, pur riconoscendo i momenti magici, finisce col vivere solo gli intervalli (Friedrich Nietzsche).

CONSIGLIO – Chi ha contratto la varicella in età pediatrica o è soggetto a recidive di fuoco di Sant’Antonio può però valutare con il proprio medico curante la possibilità di sottoporsi al vaccino specifico contro l’Herpes Zoster.









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