Almanacco del 12 aprile

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Oggi la Chiesa Cattolica celebra San Giuseppe Moscati: medico sannita, si dedicò anima e corpo verso i più bisognosi

Per il vostro orto di aprile, continuate nelle semine in ambiente protetto come nel mese di marzo, passando gradatamente alle semine in terreno aperto, dalla seconda metà del mese. Seminate melanzane, pomodori, peperoni; cetrioli, zucchine, meloni e cocomeri; prezzemolo, sedano, basilico; granoturco dolce; fagiolini nani rampicanti; cicoria da taglio, lattughe, rucola, ravanelli. Date sempre più aria alle coltivazioni al coperto. Mettete il sostegno ai piselli rampicanti. Non lesinate le zappature ai prodotti seminati o trapiantati che stanno crescendo.
Per il vostro giardino, trapiantate tutte le varietà semirustiche a decorso annuale: astri, zinnie, begonie, petunie, campanelle. Prendetevi cura dei vasi da portare all’esterno. Interrate bulbi e rizomi a fioritura estiva. Potate gli arbusti sfioriti. Continuate a sfalciare il manto erboso del vostro prato.
Vigna e cantina: iniziate i trattamenti alle viti, prima zolfo e poi prodotti rameici. Controllate gli innesti. Eliminate i succhioni che spuntano sul vecchio. In cantina non fate salire la temperatura sopra ai 18 °C. Tenete a livello i vasi vinari. Giorni adatti per i travasi: dal 1° al 7 e dal 26 al 30 del mese.

SANTO DEL GIORNO – Oggi la Chiesa Cattolica ricorda San Giuseppe Moscati. Giuseppe nacque a Benevento ma crebbe a Napoli, dove la famiglia si trasferì essendo il papà stato chiamato a svolgere la sua professione presso la Corte d’appello. Era dotato di una vivace intelligenza, ma anche di una intensa sensibilità religiosa e umana che lo portava a essere vicino a chi si trovava nel disagio e nella sofferenza. Per fare qualcosa di concreto per loro, decise di fare il medico. Studiò con impegno, tanto da riuscire a laurearsi a soli ventidue anni e con il massimo dei voti. Partecipò ad alcuni importanti concorsi, che vinse, aprendosi la strada per una brillante e comoda carriera. Ottenne l’abilitazione all’insegnamento universitario ed entrò nella prestigiosa Accademia partenopea di medicina e chirurgia. Ma poi mise tutte le sue doti di intelligenza e di cuore al servizio dei malati poveri scegliendo il posto di “medico ordinario” nell’Ospedale degli Incurabili, il più antico della città. Ritenne quello il luogo ideale per poter svolgere la missione che s’era prefissato fin da ragazzino, così sintetizzata in un suo scritto: “Negli ospedali la missione dei medici è di collaborare all’infinita misericordia di Dio, aiutando, perdonando, sacrificandosi”. La carità gli moltiplicava le forze, lo rendeva disponibile ai suoi malati, ai suoi poveri in qualsiasi ora del giorno e della notte e sempre in prima fila, quando calamità e tragedie colpivano la povera gente. Nel 1906 c’era stata un’eruzione del Vesuvio particolarmente violenta. Molti i danni e le vittime. A Torre del Greco, uno dei paesi più colpiti, l’ospedale dove erano ricoverati gli anziani minacciava di crollare sotto il peso di quintali di cenere: bisognava sgomberare in tutta fretta i reparti. Moscati, allora giovane medico, si era associato ai soccorritori lavorando duramente per trasferire malati e quant’altro era ritenuto utile: venti ore di lavoro, sotto la minaccia della lava che continuava ad avanzare lungo le pendici del vulcano. Avevano trasferito l’ultimo degente quando l’ospedale rovinò fragorosamente sui letti ormai vuoti.
Nel 1911 Napoli fu colpita da una terribile epidemia di colera, e il medico Moscati non risparmiò tempo ed energie: molti poveri se la cavarono, grazie alle sue cure, e altri morirono con il conforto della fede che lui aveva loro portato. Medico buono e santo che aveva posto la sua intelligenza e il suo cuore al servizio dei poveri e dei sofferenti, morì in età ancora giovane, a soli quarantasette anni, il pomeriggio del 12 aprile 1927. La mattina s’era recato come al solito all’ospedale a visitare i malati. Avrebbe dovuto proseguire le visite il pomeriggio, ma i suoi pazienti lo attesero invano. Verso le 15 avvertì un intenso malore. Ritiratosi nella camera, si accasciò sulla poltrona. “Sto male”, disse ai fratelli che lo avevano visto impallidire. Furono le ultime parole. Un istante dopo cessava di vivere. I poveri di Napoli accolsero la notizia con dolore e costernazione. Perdendo lui, perdevano un amico, un fratello, ma guadagnavano un santo in cielo. E tale lo ritennero da subito. Paolo VI confermò la loro certezza elevandolo nel 1975 all’onore degli altari con il titolo di beato. Fu proclamato santo nel 1987 da Giovanni Paolo II.
Giuseppe deriva dall’ebraico Yosef, basato sul verbo yasaph, “accrescere”, “aumentare”, e significa “[YHWH] accresca”, “egli aggiungerà”, inteso come augurio per la nascita di altri figli; altre interpretazioni sono “aumento del signore” e “uno che crescerà”.

ACCADDE OGGI 1204 – I Veneziani, con i Cavalieri della Quarta crociata, conquistano per la seconda volta Costantinopoli; 1334 – La Repubblica Fiorentina nomina Giotto di Bondone capomastro del duomo e architetto delle fortificazioni; 1633 – Processo a Galileo Galilei per eresia: i suoi testi vengono inseriti nell’ “Index Librorum Prohibitorum”; 1815 – Guerra austro-napoletana: il re di Napoli Gioacchino Murat è sconfitto nella battaglia di Casaglia ed è costretto a togliere l’assedio a Ferrara; 1861 – Guerra di secessione americana: inizio del conflitto con l’attacco da parte delle forze confederate di Fort Sumter, nel porto di Charleston, Carolina del Sud; 1944 – Re Vittorio Emanuele III di Savoia annuncia alla radio la sua abdicazione in favore del figlio Umberto II, non appena gli Alleati entreranno a Roma; 1945 – Harry S. Truman inizia il suo mandato come 33º presidente degli Stati Uniti d’America; 1945 – Muore Franklin Delano Roosevelt, protagonista della scena politica mondiale del Novecento e principale artefice dello sviluppo economico degli USA; 1946 – La Siria ottiene l’indipendenza dalla Francia; 1961 – URSS, il cosmonauta Jurij Gagarin è il primo uomo nello spazio: a bordo della Vostok 1 resta in orbita per 108 minuti; 1966 – Oceano Atlantico: un’onda anomala colpisce il transatlantico italiano Michelangelo durante una burrasca, causando 3 morti e numerosi feriti; 1970 – Il Cagliari di Gigi Riva è campione d’Italia; 1973 – Milano: durante una manifestazione neofascista non autorizzata, Vittorio Loi e Maurizio Murelli lanciano alcune bombe a mano contro la polizia. L’agente Antonio Marino resta ucciso; 1975 – Guerra del Vietnam: l’ambasciata USA a Phnom Penh, Cambogia, è evacuata in conseguenza dell’accerchiamento della città da parte dei Khmer rossi; 1981 – Negli Stati Uniti d’America viene lanciato il primo Space Shuttle, il “Columbia”, facente parte della missione STS-1; 1982 – Gerusalemme: un israeliano spara sui fedeli raccolti davanti alla Moschea al-Aqsa, causando 2 morti e 30 feriti: all’episodio si ispirerà il movimento terrorista Martiri di al-Aqsa; 1992 – Francia: apre a Marne-la-Vallée Euro Disney; 1995 – Italia: sospende le pubblicazioni il quotidiano “La Voce”, fondato e diretto da Indro Montanelli. Le cause sono da ricondurre allo scarso interesse del pubblico e ai debiti accumulati; 1999 – I Backstreet Boys pubblicano “I Want It That Way”, che diventerà il loro singolo più venduto e popolare e fra i maggiori successi di sempre per una boy band; 2003 – Ungheria: referendum per l’adesione all’UE; partecipa il 45% degli aventi diritto al voto; l’84% dei votanti vota a favore di un ingresso nell’Unione Europea; 2004 – Il presidente egiziano Hosni Mubarak incontra il presidente degli USA George W. Bush in Texas, per definire un piano di pace per il Medio Oriente e la politica da attuare nella regione; 2009 – Lo Zimbabwe abbandona ufficialmente la sua valuta, il dollaro zimbabwese.

PROVERBIO – Aprile suol esser cattivo da principio o al fine.

AFORISMA – Il riconoscimento dell’ignoranza è una delle più belle e sicure prove del discernimento che io sappia. (M. de Montaigne)

LETTURA DEL WEEKENDMeglio un uomo oggi di Geppi Cucciari. Una esilarante satira sulle storie d’amore vissute dai trentacinquenni. La storia è, in parte, autobiografica, la protagonista è Geppi, attrice comica, in ragguardevole ritardo sui suoi programmi di vita, che da due anni ha una relazione a distanza con Michele. Al fianco di Geppi ci sono le sue amiche d’infanzia Lucia e Stefania. Una scrittura spumeggiante e travolgente, un libro da leggere in modo spensierato per rilassarsi e sorridere.

CONSIGLIO – Se ti bruciano gli occhi, puoi trovare sollievo, a prescindere dalla causa, dall’utilizzo di lacrime artificiali, dai risciacqui con soluzioni saline e dagli impacchi freddi sugli occhi. Il trattamento farmacologico (antistaminici, antibiotici) dipende dalla tipo di patologia che sta alla base.









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