Accadde oggi: 24 giugno anno 0, la natività di San Giovanni Battista

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“Che sarà mai questo bambino?” (Lc 1, 66). San Giovanni Battista è l’unica creatura, a parte Maria Santissima, di cui la Chiesa celebra solennemente la natività, che cade sei mesi prima della nascita terrena di Gesù, il Figlio di Dio fatto uomo, tradizionalmente riportata il 24 giugno anno 0. Già nel nome Giovanni, che vuol dire “Dio ha avuto misericordia” è racchiusa la sua missione di “preparare al Signore un popolo ben disposto”. La celebrazione della nascita di san Giovanni Battista al 24 giugno ha origini antichissime, come testimonia tra gli altri sant’Agostino, e sulla base dei racconti del Vangelo si ricollega alla data del Natale al 25 dicembre. In occasione della Visitazione di Maria, sua parente, Elisabetta sarebbe stata nel sesto mese di gravidanza; questo ha permesso di fissare la nascita di Giovanni tre mesi dopo il concepimento di Gesù e dunque sei mesi prima della sua nascita. Era un asceta proveniente da una povera famiglia sacerdotale ebraica, originaria della regione montuosa della Giudea. È venerato da tutte le Chiese cristiane ed è considerato santo da tutte quelle che ammettono il culto dei santi. Insieme a Gesù Cristo, Giovanni Battista è stato un grande predicatore, presente anche nel Corano col nome di Yaḥyā come uno dei massimi profeti che precedettero Maometto. Infine Giovanni il Battista nella Religione dei Mandei, con il nome di Iuhana Masbana, viene considerato il più grande di tutti i Profeti, pur riconoscendo Gesù e avendo credenze simili al Cristianesimo.

Secondo i Vangeli, era figlio di Zaccaria e di Elisabetta, parente di Maria, e fu generato quando i genitori erano in tarda età. La sua nascita fu annunciata dallo stesso arcangelo Gabriele che diede l’annuncio a Maria; quando questa andò a visitare Elisabetta, il nascituro balzò di gioia nel ventre materno. Per aver conosciuto direttamente Gesù e per averne annunciato l’arrivo ancor prima che questi nascesse, Giovanni è ricordato come “il più grande dei profeti”. Secondo la legge ebraica, Giovanni viene circonciso esattamente otto giorni dopo il parto. Giovanni scelse di andare a vivere nel deserto, conducendo una vita di penitenza e di preghiera, secondo la tradizione ebraica del voto di nazireato: “Giovanni portava un vestito di peli di cammello e una cintura di pelle attorno ai fianchi; il suo cibo erano locuste e miele selvatico”. Nei Vangeli è definito “voce di uno che grida nel deserto”, vox clamantis. Giovanni dichiarò più volte di riconoscere Gesù come il Messia annunciato dai profeti, ma il momento culminante fu quello in cui Gesù stesso volle essere battezzato da lui nelle acque del Giordano; in tale occasione Giovanni additò Gesù ai suoi seguaci come “l’agnello di Dio che toglie i peccati del mondo”.

San Giovanni morì a causa della sua predicazione fra il 29 e il 32. Secondo il racconto evangelico, egli condannò pubblicamente la condotta di Erode Antipa, che lo fece prima imprigionare, poi, per compiacere la figlia di Erodiade, Salomè, che aveva ballato a un banchetto, lo fece decapitare. In varie zone d’Europa, nell’ambiente agricolo, accanto alla celebrazione liturgica della Natività di san Giovanni Battista (24 giugno) si sono sviluppate manifestazioni che si riconducono a culti agrari e solari di origine pagana, che sono giunte ai giorni nostri e che traggono la loro origine nel fatto che, nel calendario dell’antica Roma, il 24 giugno era il giorno del solstizio d’estate e segnava l’inizio della mietitura. Tra le varie manifestazioni vi era l’uso di cantare e ballare, nella notte della vigilia, attorno a un falò, perché il fuoco ha funzioni purificatrici e propiziatrici. Nella stessa occasione erano riconosciute funzioni propiziatrici anche all’acqua, a certe erbe, al sole nascente. 









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