In scena la prima Opera popolare dedicata alla rinascita del Real Sito di Carditello

postato in: Notizie dalla Campania | 0
Condividi articolo
Comunicato Stampa – Antonello De Nicola

In programma, sabato 30 luglio, spettacolo dedicato alla storia della Reggia borbonica, visite speciali e laboratorio teatrale gratuito e aperto a tutti

La prima Opera popolare dedicata alla bellezza della Campania Felix e alla rinascita del Real Sito di Carditello, passato attraverso vicende alterne fino ad essere acquistato nel 2014 dal Ministero della Cultura. Al Carditello Festival, sabato 30 luglio alle ore 21 nel Real Sito di Carditello (San Tammaro, Caserta), lo spettacolo “Carditello” con l’artista Mario Incudine, un omaggio musicale straordinario per ricordare anche “l’angelo di Carditello” Tommaso Cestrone, e con la partecipazione speciale della cittadinanza attiva e delle associazioni locali, che hanno combattuto in prima linea per strappare la Reggia borbonica alla criminalità organizzata.

Un vero e proprio teatro di comunità, con la possibilità di visitare la Reggia e frequentare, prima del concerto serale, un laboratorio teatrale gratuito e aperto a tutti – in programma sabato 30 luglio, dalle ore 17.30 alle 18.30, nel bosco del Real Sito – per condividere i valori e i sentimenti che hanno ispirato l’Opera popolare per la Campania Felix e vivere le emozioni delle prove generali con gli artisti. Un percorso musicale attraverso brani inediti, racconti, canzoni e ballate – legato alla storia, alla cultura e alla cronaca del sito casertano – nato da un’idea del direttore artistico Antonello De Nicola, su testi di Corrado Delia, e liberamente ispirato al libro “La Reggia di Carditello. Tre secoli di fasti, feste, furti e asta, angeli e redenzioni” della giornalista Nadia Verdile.

A narrare le pagine più suggestive di Carditello, Mario Incudine (regia, musiche e canzoni) – cantautore, attore e autore di colonne sonore, è uno dei personaggi più rappresentativi della nuova world music italiana, oltre a vantare collaborazioni con Moni Ovadia, Peppe Servillo, Eugenio Bennato, Ambrogio Sparagna, Lucilla Galeazzi, Nino Frassica, Mario Venuti, Tosca, Antonella Ruggiero e Kaballà, e ad aver duettato con Francesco De Gregori, Lucio Dalla, Alessandro Haber e Francesco Di Giacomo (Banco del Mutuo Soccorso) – Corrado D’Elia (testi e voce recitante), Antonio Vasta (direzione musicale e arrangiamenti, organetto, fisarmonica e pianoforte), Pino Ricosta (contrabbasso), Manfredi Tumminello (corde etniche e chitarre) e Francesco Bongiorno (batteria e percussioni), sul palco sabato 30 luglio insieme ai cittadini del Forum Agenda 21 Carditello e Regi Lagni, alle voci Sandra Saccone, Vanna Saccone, Carmen Benincasa, Carola Delli Paoli, Imma La Hara del Caserta Nova Ensemble e ad alcuni giornalisti in rappresentanza della stampa campana.

Il Real Sito di Carditello fu costruito per volere di Ferdinando IV di Borbone nel 1787, in un’area destinata all’allevamento di cavalli di razza reale e alla produzione agricola e casearia. Il massimo splendore del sito venne raggiunto negli anni successivi al completamento, quando il pittore di corte Jacob Philipp Hackert ricevette l’incarico di occuparsi delle decorazioni e dell’arredo dell’appartamento reale.

Oggi la Reggia di Carditello, dopo essere stata considerata per decenni il simbolo del degrado e dell’abbandono nella Terra dei Fuochi e dopo aver resistito alle ferite del tempo e del malaffare, rappresenta un modello di riscatto e rinascita per l’intera comunità. La rassegna musicale – organizzata dalla Fondazione guidata dal presidente Luigi Nicolais, con il sostegno della Regione Campania attraverso la Scabec SpA, il patrocinio di Rai per la Sostenibilità e Rai Campania, la sponsorizzazione di Land Rover e Auto Prima, la partnership di Ferrarelle e Asso Artigiani Imprese Caserta, e la media partnership di Rai Radio1 – è una sfida culturale senza eguali che, narrando emozioni e sensazioni senza tempo, intende imprimere con coraggio una svolta e un rilancio dell’identità e dell’estro che contraddistinguono il territorio.









Print Friendly, PDF & Email