Fiorenza Ceniccola: “Basta pale eoliche, difendiamo  il territorio”

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Riceviamo e pubblichiamo – Fiorenza Ceniccola, consigliere comunale di Guardia Sanframondi

Nell’esprimere  il mio pieno sostegno ai cittadini di San Bartolomeo in Galdo che si ribellano all’istallazione di ulteriori pale eoliche sul proprio territorio  mi sia consentito  di aggiungere qualche riflessione a voce alta sulle cosiddette energie rinnovabili che solo per gli impianti fotovoltaici,  in questi anni, sono costate circa 90 miliardi di euro alle tasche dei cittadini del nostro Paese in conseguenza di  una legge voluta dal governo Prodi che ci obbliga a pagare mezzo euro per kilowatt prodotto da impianti eolici e fotovoltaici.

Pertanto, a quei “bravi” sindaci che hanno deciso di far devastare le montagne con le pale eoliche per ottenere risorse extratributarie voglio dire:

“State sbagliando strada”! Ognuno è libero di scegliersi l’albero a cui impiccarsi (questo vale in politica e nella vita) e però, quando si governa il destino di un’intera comunità bisogna essere più attenti e più parsimoniosi di quando si paga con la tasca propria. Per far sì che tutti  possano comprendere che trattasi di una scelta  sbagliata è doveroso  ricordare che le cosiddette “pale eoliche” hanno scatenato un allarme sociale dall’Europa agli stati Uniti, passando per l’Italia. Non le vogliono i cosiddetti ambientalisti. E non le vogliono i lavoratori della terra. Addirittura, nelle campagne britanniche negli anni scorsi è esplosa la rivolta perché ci si è resi conto che la bilancia dell’eolico pende più sui svantaggi che sui vantaggi. Negli Stati Uniti si è combattuta una feroce battaglia contro questi moderni mulini a vento che qualcuno avrebbe voluto istallare sulle coste della baia di Nantuchet, dove i vip americani amano passare le vacanze estive e che di fronte ai giganti dalle braccia ruotanti non hanno esitato ad alzare le barricate per impedire di deturpare la costa atlantica e il relativo paesaggio. Dagli Stati Uniti all’Europa il fronte contro le “pale” diventa sempre più ampio. In Germania ogni giorno nascono associazioni per chiedere al governo di mettere fine a questo enorme “business” che non incide minimamente sulla dipendenza energetica dal petrolio, dal fossile e dal nucleare. In Francia non si è esitato a denunciare che “… l’eolico è un colossale inganno economico ed ambientale”.  

Mi auguro che la protesta dei cittadini di San Bartolomeo in Galdo faccia aprire gli occhi ai nostri governanti locali e nazionali  che ancora si ostinano a farci pagare miliardi di euro in bolletta per finanziare impianti eolici e/o fotovoltaici che sicuramente non potranno mai risolvere il problema della nostra dipendenza energetica dalle centrali nucleari installate in Francia e in Germania. Per dirla con tanti scienziati di grido che considerano ridicolo l’ecologismo ideologico basato sull’energia eolica e solare. Quattro nomi per tutti: Zichichi, Battaglia, Regge, Ricci. Il gotha del mondo scientifico. A buon intenditor…









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