Una domenica a Guardia Sanframondi: il borgo antico baciato dai belli

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Il ritorno nella vita dei borghi, in un interessantissimo excursus di Guardia Sanframondi, meta da qualche anno dell’avvento di stranieri che l’hanno scelta per vivere la loro dream life, per tuffarsi nel Medioevo, nella storia, nella vita da sogno che solo in un borgo pacifico, tranquillo, ricco di storia, arte e cultura, potevano trovare.

La domenica a Guardia Sanframondi è caratteristica: le voci del mercato, i bambini che giocano a rincorrersi, tutti davanti alla Casa comunale per incontrarsi e chiacchierare. Qualche mamma va sempre un po’ di fretta per preparare i suoi buoni piatti domenicali, eppure si lascia travolgere lo stesso dalla tranquillità gioviale, amichevole, della vita del borgo, il suo borgo. Guardia Sanframondi la domenica si riposa eppure lavora lo stesso, la creatività dei suoi cittadini non va mai in vacanza, le idee sono sempre in continua evoluzione. Idea, progetta, immagina, elabora e rielabora. E pensa a reinventarsi e a costruirsi. La verità è che Guardia si è già reinventata e ricostruita, negli anni, col tempo, con l’esperienza, con le sue mille risorse, ricchezze, con la sua nuda terra, i suoi filari, con l’odore di mosto, con il suo calice di Falanghina, la sua arte, le sue tradizioni; con l’amore per la sua amata Madonna dell’Assunta, il borgo degli artisti e il suo dialetto, che non amo definire tale, perché vera e propria lingua da incamerare e trasmettere. Perché venire una domenica a Guardia Sanframondi? Perché venire e non restarci? Cos’ha Guardia di così caratteristico da essere diventata meta preziosa di americani, inglesi, scozzesi, che l’hanno scelta per restare? Una sorta di emigrazione inversa? Perché Guardia è il borgo baciato dai belli?

Il mio viaggio domenicale a Guardia Sanframondi comincia da qui, dalla foto in alto, nei luoghi d’infanzia di mio marito, quei luoghi in cui tanti anni fa c’era l’andirivieni di persone, bambini che andavano e tornavano da scuola, bottegai e calzolai, i loro canti mentre lavoravano, mamme che chiacchieravano con le vicine, donne e uomini che rincasavano dai loro campi, dai loro uffici; lavoratori, agricoltori, studenti, bambini che giocavano con le loro biciclette spesso assai malridotte, baci fugaci tra giovani innamorati appartati in qualche vicolo, stanze illuminate fino a tardi da qualche giovane studente impegnato in questo o in quell’esame. Siamo nel rione Croce, e mi sono fermata qui prima di arrivare in Piazza Croce, per incontrare Randy, sulle scale della Chiesa di San Rocco, e prima di recarmi a casa del mio nuovo amico, Garrick. Il centro storico di Guardia Sanframondi, prima così popoloso, negli anni si è svuotato, vedendo la crescita dell’area più moderna della cittadina, ma anche tante partenze dei guardiesi che hanno lasciato il loro paese natìo per raggiungere altri porti, magari molto più lontani. La vita è fatta così, si sa, c’è chi arriva e chi va via. Eppure il borgo antico di Guardia, in questi anni, si sta ripopolando: oltre a vecchi abitanti che sono ancora lì, nelle loro abitazioni, a chiacchierare sugli usci delle loro case o sui gradini della chiesa, il cuore storico di Guardia sta diventando porto sicuro, rifugio, punto di riferimento di tanti stranieri (americani, scozzesi, australiani, canadesi, inglesi) che l’hanno scelta per viverci, definitivamente, mentre altri l’hanno eletta a meta stabile delle loro vacanze italiane. Ma andiamo con ordine e seguimi in questo affascinante racconto.

LA RINASCITA DEL BORGO MEDIEVALE – Il bel borgo guardiese si affaccia imponente e guarda dall’alto la Valle Telesina, proprio come il suo castello, da una caratteristica collina rocciosa, a guardia della valle. Una ridente località, terra della Falanghina, che in pochi anni ha visto uno straordinario ripopolamento del suo borgo antico, innanzitutto grazie all’arrivo di tanti stranieri che l’hanno scelta per acquistare le case del centro storico, ripopolarle e dare nuova vita a questa terra. Un centro storico che negli ultimi anni ha fatto passi da gigante, con le sue casine in pietra e l’inconfondibile odore di vino che si sente nell’aria, si è riqualificato, è stato orgogliosamente reso più bello e accessibile di quanto non fosse, rivalutato, e che fa gola a tanti. Il sindaco della cittadina guardiese ci ha sempre creduto: “Sono convinto che le comunità aperte e in grado di accogliere nuove culture sappiano anche crescere meglio”. Lui ha sempre saputo contestualizzare Guardia in un progetto più ampio, non meramente ristretto nei suoi confini comunali. Un territorio che ben si muove nel contesto della globalizzazione. Me lo hanno raccontato anche gli storici residenti del centro storico, alcuni molto anziani: quanto hanno imparato da questa convivenza con persone culturalmente così diverse da loro, venute da lontano, con tradizioni, storie, vite distanti migliaia di chilometri, che hanno saputo integrarsi perfettamente allo stile di vita guardiese, all’aria pura e genuina che offre la spettacolare vista sulla valle, i filari di viti, i sampietrini per le strade, il calore del vicino che ha sempre la porta aperta per offrirti un caffè e ti fa assaggiare i frutti appena raccolti dalla sua generosa terra, per prestarti un po’ di sale quando sei rimasto senza. Il borgo baciato dai belli, come amo definirlo: americani, scozzesi, canadesi, che sono abituati a vite più frenetiche, a eventi mondani, a quella che forse, poco poeticamente, chiamiamo la bella vita, hanno scelto Guardia. Loro sono i belli, così come i belli sono gli artisti, gli intellettuali che nuova vita hanno donato a Guardia, che l’hanno resa ancor più bella. La Guardia bella. E bella è la popolazione natìa guardiese, bella di cuore e di animo. Randy è approdato a Guardia quattro anni fa, per acquistare una casa per le vacanze. Alla fine ha scelto il suo centro storico per viverci per sempre: “Mi mancano amici e familiari, ma non tornerei mai più a vivere negli USA. Qui vivo la vita da sogno, ora andare negli Stati Uniti vuol dire andare in vacanza”. Lui e sua moglie Lisa si sono perfettamente integrati nella vita guardiese. Se ne vanno in giro con i loro cani a chiacchierare con questo o quello e amano preparare i piatti tipici del posto. Li hanno assaggiati, studiati e imparati. Una scelta radicale, la loro, che erano abituati alla frenesia di una metropoli statunitense, mentre ora vivono in pace, a contatto con la natura, respirano il borgo medievale e si sentono i protagonisti di un sogno che affaccia sul Monte Taburno, su valli che nulla hanno a che vedere con il corri corri della città; quel borgo silenzioso che permette di raggiungere in poco tempo i grandi centri italiani, Napoli, Roma, Pompei e i suoi tesori, il Sannio pentro molisano, il mare, la montagna, e tutte le comodità di cui si necessita. Un borgo dal quale si può tranquillamente continuare a esercitare la propria professione: artisti, imprenditori, scrittori, consulenti, intellettuali che utilizzano la tecnologia informatica e la rete internet per lavorare e mantenere i contatti, per comunicare e per promuovere il borgo. Un borgo che regala la possibilità di staccare dal lavoro e immergersi nella natura, in una passeggiata tra i ricchi campi di frutta, viti e ulivi, di poter fare due chiacchiere col vicino, di andare a pescare e immergere i piedi nelle fresche acque di un ruscello.

GUARDIA IN UN CONTESTO MULTICULTURALE – I tetti che vedete in alto sono quelli che si possono osservare dal magnifico panorama della terrazza di Garrick, scozzese di Edimburgo che da qualche anno è ufficialmente residente a Guardia Sanframondi. La sua storia è leggermente diversa, rispetto a quella di Randy; se quest’ultimo, infatti, ha scelto Guardia come punto di riferimento di una vita più rilassata e da sogno, approdato qui dal nulla, Garrick vi è arrivato, più o meno stabilmente, sette anni fa, quando ha ripreso e ristrutturato un’antica villa di famiglia, la famiglia guardiese di sua moglie Mariaelena. Una casa spettacolare, un arredo sopraffine e la terrazza che regala uno scenario mozzafiato, paradisiaco, da sogno, per voler ricorrere nuovamente a tale aggettivo. La terrazza dei belli, appunto. Garrick arrivò per la prima volta a Guardia circa diciotto anni fa: un paese vivo, giovani studenti, scuole, lavoratori, negozi, pub e locali, ma con un centro storico abbandonato, spettrale talvolta: certo, c’erano famiglie che lo tenevano in vita, le stesse che ancora oggi troviamo, ma nulla a che vedere con quello che è ora. Ecco, il salto di qualità di Guardia degli ultimi anni: pavimentazione rinnovata, pulizia delle stradine del borgo antico, rifunzionalità, riadattamento al contesto moderno, ma sempre conservatore del fascino antico. Garrick si sposta continuamente tra Guardia, Roma, Bologna, ma se potesse scegliere si trasferirebbe stabilmente a Guardia, senza alcun dubbio. Ha fatto conoscere la bella cittadina ai suoi parenti scozzesi, li ha ospitati, li ha invitati e invogliati. Ha molto contribuito agli scambi culturali tra Guardia e la sua bella terra scozzese, ascolta il dialetto, lo studia, lo interpreta, lo comprende e lo apprezza. Si sente un cittadino guardiese al cento per cento, ama andare a fare la spesa a piedi, circondarsi degli amici del borgo, le chiacchiere avanti al bar, ama vivere la vita rilassata. Garrick, come tanti altri stranieri che hanno scelto Guardia.

GUARDIA PROTAGONISTA DELLA TV AMERICANA – Tutto è iniziato una decina di anni fa quando milioni di telespettatori puntarono gli occhi sulla bella Guardia, con la messa in onda negli Stati Uniti del programma House Hunters International, girato a Guardia Sanframondi grazie alla presenza in loco della scozzese Clare Galloway, che vive ora stabilmente nel comune guardiese. Clare arrivò a Guardia nel 2009 per caso, e una sera, passeggiando lungo via Filippo Maria Guidi, fino a Porta Francesca, rimase più che affascinata. L’artista scozzese raccontò il perché avesse scelto Guardia, parlò della sua vita nel borgo dell’entroterra campano, del luogo ameno che la ispirava, dell’affascinante tuffo nella vita medievale. Da quel momento, inizialmente, circa settanta cittadini americani, canadesi e inglesi hanno cominciato a chiedere notizie su come raggiungere il bel borgo del Sannio e come acquistare casa. Sono arrivati e continuano ad arrivare affascinati dal buon vino, dai prodotti locali, dal clima e dal paesaggio. Dalla cortesia dei suoi abitanti. Dall’aria buona. Dalla natura. Oggi ci sono circa 300 stranieri che hanno acquistato casa a Guardia, alcuni residenti, alcuni che vanno e tornano. Turisti che ormai non sono più da considerarsi tali, che promuovono il territorio guardiese e invogliano amici e parenti a venire fin qui. Una grande opportunità di valorizzazione del territorio, dello sviluppo turistico non solo per Guardia Sanframondi ma per l’intero Sannio. Un’opportunità per una comunità che in questi anni ha saputo investire sulle sue risorse, sui suoi vitigni pregiati, sulla qualità dei suoi vini, cercando costantemente di promuoverli, con convegni a carattere internazionale, gemellaggi con altri Paesi e terre di vini noti. Guardia, nel 2016, ha presentato se stessa e i suoi prodotti, le sue potenzialità a Edimburgo, per promuovere il suo territorio al di là dei suoi confini, ha fatto conoscere i suoi cibi locali alla comunità scozzese e da questa esperienza ha dato vita al Sannio Tattoo, sulla scia dell’Edinbugh Military Tattoo, che ogni anno si tiene nella piazza d’Armi della capitale scozzese, nello scenografico castello in cui bande militari e parate di forze armate la fanno da padrone. E, in una sorta di gemellaggio, anche Guardia, sul meraviglioso castello dei Sanframondo, ogni anno organizza balli, eventi, spettacoli di suonatori di cornamuse provenienti direttamente dalla bella Scozia, parate militari, fanfare dei bersaglieri che percorrono le vie principali del paese e si fermano nelle principali piazze, eseguendo i pezzi nella loro marcia a passo di corsa. In questo contesto di valorizzazione del territorio, l’obiettivo di Guardia è da subito stato quello di riuscire a creare un brand territoriale che arrivasse ai turisti, appassionati di storia e di enogastronomia, puntando sulle sue risorse. E sono tornati in vita e al loro antico splendore strade, palazzi, chiese, e da ciò è partito un grandioso progetto di valorizzazione di questo territorio e della sua storia. (In basso, la bella terrazza di Garrick, in uno scatto di vita quotidiana).

PROGETTI FUTURI – Morena Di Lonardo, assessore al Turismo di Guardia Sanframondi, parla con ardore dei progetti che la bella cittadina guardiese ha visto realizzare in questi anni. “Quanti cittadini guardiesi ancora non si rendono conto della fortuna che ci è capitata, della ricchezza che questa immigrazione ha portato. Quanti altri borghi sanniti vorrebbero essere al nostro posto. Noi abbiamo creduto in questo progetto, nella ricchezza culturale, umana e nella visibilità che ha portato al nostro borgo e alla nostra comunità. Guardia è davvero bella e procede sempre di più per imporsi come uno dei più bei paesi della Campania”. Quali sono i futuri progetti guardiesi? La speranza degli amministratori della cittadina sannita è di vedere le oltre mille abitazioni disabitate, del centro storico e non, ripopolarsi, riprendere vita, anima, di riaccendervi il calore del focolaio domestico. Che siano stranieri, che siano cittadini italiani con la voglia di immergersi nell’ameno contesto guardiese, di respirare la vita del borgo, il contesto medievale, lontano dal traffico, dal caos cittadino. Lavoratori che vogliano approfittare delle tecnologie, delle infrastrutture immateriali per potersi dedicare allo smart working senza rinunciare alla vita tranquilla e rilassata di uno dei psesi più belli del Sannio. Guardia punta sulla tecnologia, sul potenziamento delle risorse informatiche, della rete internet, della banda larga, della Fibra, sull’implementazione della linea wi-fi fino a renderla disponibile alla maggior parte dei suoi cittadini. Guardia punta sull’incentivazione fiscale e sul miglioramento della viabilità e dei trasporti, per collegarsi perfettamente con gli altri borghi del Sannio, con le maggiori città italiane, con i più importanti centri turistici.

Vieni a Guardia una domenica d’estate, una domenica qualunque, un giorno come un altro, per restare, per valorizzare ancora di più un territorio che viaggia spedito già di suo. Concentra le tue risorse su una terra che di risorse ne ha da vendere e che negli anni ha saputo valorizzarle, promuoverle. Guardia può essere il punto di ripartenza per una vita da vivere in tranquillità a due passi dai grandi centri, dal lavoro e dalle migliori opportunità; può essere l’occasione di restare in contatto con il proprio lavoro e i propri affetti, grazie alla tecnologie e al suo posizionamento ideale nel raggiungimento di città, centri turistici di rilievo, stazioni ferroviarie e aeroporti. La domenica mattina a Guardia si respira la vita tranquilla del borgo che sa proiettarsi al futuro, che sa rapportarsi con le più importanti e competenti realtà territoriali italiane e che ha saputo farsi valorizzare anche all’estero. Guardia è il borgo dei belli, che sa come aprire il cuore di chi la visita una volta e vorrebbe tornarci appena può. Anche per sempre.

Ora che conosci Guardia, la sua storia multiculturale, la sua convivialità, vorresti fare un viaggio nelle sue tradizioni enogastronomiche, mangiare un buon piatto tipico, o bere un eccellente bicchiere di Falanghina nelle sue numerose cantine? Il vino, il punto di forza su cui Guardia punta e ha sempre puntato, i suoi ristoranti caratteristici: sei pronto a leggere il secondo appuntamento di “Una domenica a Guardia Sanframondi” di domenica 21 giugno? Allora, continua a seguirci. Intanto, do il mio più grande ringraziamento, per la stesura di questo primo numero, al Sindaco Floriano Panza, per le rilassanti e costruttive chiacchierate fatte avanti a un buon caffè e all’Assessore Morena Di Lonardo, con la quale sono piacevolmente trascorse ore, tra chiacchierate, un aperitivo e le tante informazioni che mi ha dato, senza le quali mai avrei potuto coordinare le informazioni di cui già ero in possesso.

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