Dieta Mediterranea: incontro a Castelvenere, “patria” del vino e della scarpella

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Comunicato Stampa

“La salute non è tutto, ma senza salute il tutto è niente”. Così il Presidente dell’Osservatorio per la Dieta Mediterranea Vito Amendolara, parafrasando il filosofo Arthur Schopenhauer, ha concluso i lavori del convegno sulla “Valorizzazione del patrimonio legato alla cultura enogastronomica mediterranea: la Scarpella all’olio extravergine d’oliva innaffiata con Barbera”, promosso  a Castelvenere dall’amministrazione comunale, retta dal sindaco Alessandro Di Santo.

“Dieta – ha detto Amendolara – non significa privazione, ma stile di vita. Per questo la giovane attivista Greta Thunberg fa bene a richiamare i ‘Grandi’ che fanno poco per il nostro pianeta per il cui mantenimento dobbiamo esercitare un sano egoismo. Mangiar bene significa infatti migliorare l’ambiente”. E, ancora: “La Dieta Mediterranea è classificata, ormai da cinque anni, come il miglior modello alimentare al mondo. E in riposta ai grandi guru della ristorazione che si sono inventanti le ricette più improponibili che nulla hanno a che fare sul modo intelligente di nutrirsi, l’Osservatorio sta portando avanti i menù della dieta Mediterranea dove obblighiamo gli chef a costruire menù che rispondano in termini di qualità, di valori nutrizionali, di rispetto dell’ambiente, di utilizzo di prodotti a km zero, come potrebbe essere il caso della scarpella, piatto unico di Castelvenere”. “La storia, le tradizioni, la cultura, la produzione di vino, le caratteristiche cantine tufacee custodite nel borgo medievale di questo paese, forniscono a Castelvenere, il comune più ‘vitato’ in Italia, enormi potenzialità di sviluppo nel settore della enogastronomia”, ha concluso Amendolara. Ringraziando i relatori per i loro qualificati contributi, anche di idee, il sindaco Di Santo ha aggiunto:  “Lavoreremo in questa direzione nella convinzione che si possono creare le condizioni serie per fare di Castelvenere un punto di riferimento della enogastronomia in Campania”.

Oltre gli interventi del sindaco Di Santo e di Amendolara, l’incontro è stato arricchito dalle relazioni storiche e scientifiche di Raffaele Simone (delegato alla Cultura del Comune di Castelvenere), Sabina Moccia (biologa nutrizionista) e del giornalista Rai Rino Genovese. Al termine del convegno nel Teatro comunale all’aperto si è tenuta la degustazione della “Scarpella” cui ha fatto seguito lo spettacolo di cabaret di Ciro Giustiniani di “Made in Sud” che ha concesso al folto pubblico un pizzico si svago e di divertimento.









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