Comunicato Stampa – Luigi Trusio, Ufficio Stampa Mortaruolo
“L’approvazione in Commissione consiliare “Lavoro e Attività produttive” della proposta di legge sulla parità retributiva, il sostegno all’occupazione e all’imprenditoria femminile, la valorizzazione delle competenze è un risultato importante per la Regione Campania che consentirà di adottare uno strumento legislativo che contribuirà a superare le disuguaglianze tra sessi che nel mondo del lavoro ancora troppo spesso penalizzano le donne”. Così Erasmo Mortaruolo, Consigliere regionale e Vicepresidente della Commissione Lavoro e Attività produttive della Campania.
“La proposta di legge – prosegue Mortaruolo – a firma della consigliera Loredana Raia coglie appieno le sfida che abbiamo di fronte, a partire dalla piena inclusione del potenziale femminile. È stato un onore per me, lo scorso 15 aprile nella seduta della Commissione consiliare convocata per incardinare la proposta di legge, poter dare il via libera alla discussione nel merito e avviare il procedimento per l’approvazione che ha portato poi nella seduta di ieri al via libera unanime dei componenti. Le donne hanno pagato più di tutti gli altri il peso della pandemia, sul piano economico e sociale. Basti pensare che in Campania nel 2020 le donne occupate sono solo 564 mila e la disoccupazione femminile aumenta di molte migliaia di unità. Nella proposta di legge sono previsti sgravi IRAP alle aziende che assumono donne con contratti di lavoro subordinato a tempo indeterminato. La legge istituisce, tra le altre cose, un apposito “Sportello Donna” presso i Centri per l’Impiego della Campania e una sorta di cabina di regia con la stipula di protocolli di intesa con i Comuni, le organizzazioni sindacali, datoriali e con l’articolazione regionale dell’ispettorato nazionale del Lavoro per approfondire e monitorare le esigenze lavorative dei territori di riferimento; introduce corsi di formazione specifica per le donne che abbiano perso il lavoro, favorendone il reinserimento lavorativo. Si prevedono, inoltre, benefici economici alle aziende virtuose che applicano la parità salariale e la revoca a quelle imprese che hanno licenziato le donne, in violazione della normativa vigente in materia di tutela della maternità o paternità”.
Conclude Mortaruolo: “L’obiettivo resta il lavoro come leva per la libertà e l’autonomia delle donne, partendo dal sostegno concreto alla loro indipendenza. Solo con la piena espressione delle donne, nel campo sociale ed economico, possiamo ambire ad una società migliore. Declinare la nostra azione sull’impatto che ha sulle vita delle donne deve essere il monito delle scelte presenti e future”.