Taburno Camposauro: una bella storia dal Parco Avventura. Le foto

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Riceviamo e pubblichiamo – Nico Ascierto, Luisa Lepore, Nicole Ascierto e Linda Ascierto

Riceviamo e pubblichiamo la storia inviata dal papà di una bimba affetta da una rara malattia genetica che ci racconta la visita al Parco Avventura del Taburno Camposauro. Una storia che ci fa  conoscere un luogo dove i “diversamente abili” troveranno persone disposte ad accoglierli, senza chiedere nulla in cambio, con eccezionale normalità, rendendo possibile quello che apparentemente non lo è, per chi vive una disabilità, soprattutto motoria. Un luogo in cui altri genitori, fratelli e amici di persone disabili potranno scoprire questa lodevole iniziativa e vivere qualche ora di incondizionata felicità. Quella che spesso perde chi è prigioniero del proprio corpo in una società fatta ancora di troppe barriere, sia fisiche che morali.

La libertà di volare per chi non può camminare

Ho scoperto un luogo incantato dove gli uomini sono umani e gli animali hanno degli amici veri.
Ho scoperto un luogo in cui le persone agiscono con amore, per rendere speciale una giornata normale. Ho scoperto il Parco Avventura del Taburno Camposauro. Qui, in questo posto, nessuno si sente diverso e tutti ma proprio tutti possono fare tutto. Siamo stati accolti, come fossimo amici di vecchia data, da Pasquale e dal suo team e in questa giornata sono accadute cose che, altrove, sarebbe straordinariamente difficile immaginare e realizzare.

Ho spesso scritto di luoghi, del nostro Paese, inaccessibili a chi non sta facilmente in posizione eretta e questo, all’arrivo,  sembrava proprio il più terribile di tutti per una sedia a rotelle. Ma dopo una impegnativa discesa, che farebbe desistere molti dal proseguire, giù, tra i maestosi faggi e le piattaforme che sembrano costruite da uomini scimmia,  incontri Pasquale Miranda che molla tutto,  tranne i moschettoni di sicurezza, e ti viene incontro; ti parla, ti incoraggia, ti rasserena, ti sorride. Quello che è accaduto in questa bellissima giornata lo descrivo con qualche foto e poche altre parole (non bastano ma danno il senso).

Una bambina che, abitualmente, trova moderni palazzi in cui non può accedere, ha scoperto ponti tibetani semplici da superare; un uomo e una donna che faticano a salire sul predellino di un’auto si sono lanciati nel vuoto da oltre 10 metri di altezza. Un’ atletica e coraggiosa adolescente, per un attimo, ha avuto paura. Ognuno di noi ha capito qualcosa, ha superato un limite, ha compreso che c’è un limite, per tutti. E che, quel limite, va rispettato. E quando credevamo di aver finito le emozioni è arrivato Sebastian, con i suoi cavalli e i suoi lupi docili. Una sorpresa di Pasquale per noi, per Linda, che dopo aver volato, ha cavalcato.

In questo giorno, in questo luogo, tutto è stato possibile. E non c’è nulla da aggiungere alla grandezza degli uomini umani che hanno reso normale quello che è eccezionale. Pasquale Miranda, Sebastian Limata, con il suo Team Equestre Camposauro, e tutte le persone che, con loro, hanno trasformato una bellissima ma impervia montagna in un’oasi accessibile, senza distinzioni, vanno ringraziati, col cuore. PUNTO.

E noi torneremo e consigliamo a tutti di provare, almeno una volta, questa esperienza. Non temete se avete figli, fratelli, genitori, amici diversamente abili; nessuno vi guarderà dall’alto verso il basso. Perché, se avrete coraggio e fiducia nel prossimo, sarete voi a guardare tutti dall’alto, volando, con leggerezza, sopra ogni pregiudizio e superando ogni barriera. A queste persone dobbiamo un grazie libero e incondizionato.

A chi, invece, dovrebbe realizzare una strada di accesso a quest’area, adatta ai disabili, possiamo solo fare un appello: signori delle istituzioni preposte, avete una grande chance da non perdere. Il Parco Avventura è un mirabile esempio di rispetto per la natura e per gli esseri umani. Serve un passaggio comodo e adeguato. L’unico vero green pass che consenta a tutti di raggiungere Pasquale e i suoi amici. Realizzatelo. Rispettare il prossimo non è contagioso.

Per finire, ma non basterebbero altre mille parole per descrivere quanto accaduto, Pasquale ha conosciuto nostra figlia Linda durante una gita scolastica di 4 o 5 anni fa. Si è ricordato di lei e con lei aveva una foto che non ha mai osato pubblicare. Ora la pubblichiamo noi e lo autorizziamo ad usare quella foto e tutte le altre scattate in questa giornata per far conoscere il Parco Avventura Camposauro e per far sapere a chi non cammina che in questo luogo può volare, gratuitamente.









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