Accadde oggi: 13 dicembre, muore l’imperatore Federico II

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Lo ‘Stupor Mundi’ fu un uomo colto e carismatico: il suo regno fu principalmente caratterizzato da una forte attività legislativa ma specialmente da una grandissima innovazione artistica e culturale

Imperatore di Germania e re di Sicilia, Federico II è il nome dell’uomo che fece del Mezzogiorno d’Italia una culla di civiltà e cultura. A Napoli fondò l’università e nella corte di Palermo, grazie a lui, fiorì la scuola poetica siciliana, al cui interno convissero la cultura latina, cristiana e araba, all’insegna di una smisurata tolleranza. Morì a Castello di Fiorentino il 13 dicembre 1250, a soli 56 anni.
Si sentì male già qualche giorno prima, durante una battuta di caccia, colpito da un’infiammazione intestinale a cui presto seguì una serie violenta di attacchi di dissenteria.
Federico apparteneva alla nobile famiglia sveva degli Hohenstaufen e fu l’ultimo sovrano a regnare in Sicilia appartenente a tale dinastia. Per parte della madre Costanza era discendente dei normanni di Altavilla, conquistatori di Sicilia e fondatori del suddetto Regno di Sicilia.

Conosciuto nel mondo con gli appellativi Stupor Mundi, “meraviglia del mondo, o puer Apuliae, “fanciullo di Puglia, Federico II era molto amato e apprezzato per la sua personalità poliedrica e affascinante che ha rapito l’attenzione degli storici e del popolo, dando vita anche a una lunga serie di miti e leggende popolari. Fu un uomo dal carisma fuori dal comune, al punto che quando morì, il figlio Manfredi, futuro re di Sicilia, in una lettera indirizzata al fratello Corrado IV scrisse: “Il sole del mondo si è addormentato, lui che brillava sui popoli, il sole dei giusti, l’asilo della pace”.
Il suo regno fu principalmente caratterizzato da una forte attività legislativa ma specialmente da una grandissima innovazione artistica e culturale,